Se una notte d’inverno i miei ricordi
Il camino acceso, il fumo che riempiva tutta la casa, le pareti nere nere che più nere non si può, e il freddo. Il freddo vero. Quello di una volta.
Nei miei ricordi anche il freddo era diverso, una volta.
Nelle gelide notti d’inverno si battevano i denti fuori casa, ma in fin dei conti non avevi molti motivi per stare fuori dopo il tramonto, per cui si stava al calduccio davanti al focolare. Molti avevano il camino in camera, anche i miei nonni ce l’avevano, ma la presenza immancabile in ogni camera da letto era il prete! Sì, avete letto bene, il prete. Ma non quello che dice messa, il prete era uno scaldaletto di legno.
Sarebbe interessante risalire alle origini di questo nome, ma immagino che provenga dall’ironia e dal sarcasmo dei nostri avi, visto che questo si usava abbinato alla “monaca”, un braciere posto all’interno della struttura in legno del prete (come potete vedere in foto, dall’allestimento rievocativo che abbiamo realizzato in una delle nostre camere con il prete e la monaca dei miei nonni).
Li avete mai visti prima d’ora?
E nella vostra zona, come venivano chiamati dai vostri nonni?
Noi, ovviamente, abbiamo inserito il prete dei miei nonni in una delle nostre camere!