La storia della Masseria

La Masseria oggi
La Masseria in un foto degli anni ’60

Da notare la presenza del mandorlo, ieri come oggi, e le “riprese” di muratura all’angolo della Masseria (ossia i blocchi di tufo che fuoriescono dalla parete esterna).

Nel 1993, quando l’acquistammo, la struttura si presentava per quel che era in tutta la sua semplicità: un’antica masseria con i muri di tufo – un tipo di pietra reperibile in grosse quantità nei terreni che la circondavano – e il tetto fatto di canne. L’abitazione originaria comprendeva una cucina, una camera e la stalla, il bagno in casa non c’era, era all’esterno.

Appartenuta ai “Signori”, i proprietari terrieri del paese, la masseria è stata abitata fin dal ‘700 dai mezzadri che vi lavoravano il terreno e per un paio di secoli è stata spettatrice silenziosa della vita bucolica , del lavoro dei campi, dei ritmi lenti, delle storie raccontate attorno al focolare.

Inizialmente, e per molti anni dopo l’acquisto, i genitori di mio marito hanno lavorato con costanza, dedizione e amore, il terreno attorno alla casa, che però utilizzavamo come rimessa per gli attrezzi agricoli. Soltanto in un secondo momento abbiamo pensato di dare nuova vita a quella che già chiamavamo “La Masseria”; così abbiamo deciso di ristrutturarla, rimettere in sesto quel tetto di canne rotte e costruire in casa quel bagno che non c’era mai stato. Dopo qualche anno abbiamo anche iniziato i lavori per l’ampliamento della parte posteriore.

Oggi, nonostante la ristrutturazione, l’ampliamento e la costruzione delle case del vicinato attorno, le mura settecentesche della Masseria non smettono di regalarci quello spazio di vita bucolica, così da farci apprezzare la semplicità, i ritmi lenti del lavoro dei campi e le bellezze della natura. Il tutto, dinanzi all’imponente presenza della Majella e del Morrone che si affacciano sull’orto e sugli ulivi della Masseria.

Fiorella

Guarda anche: Le nostre camere e La Masseria

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